martedì 13 agosto 2013

Paesaggio notturno prima di un'esecuzione

"I tre moschettieri" di Alexandre Dumas: sebbene si tratti di un classico inserito nella letteratura per ragazzi, mi ha molto divertito come lettura di svago nella calura estiva. In particolare, mi è piaciuta molto una descrizione essenziale ed efficace, senza leziosità e non prolissa, che dipinge la scena poco prima dell'esecuzione di Milady:

"Era circa mezzanotte. La falce di luna calante, rossa per le ultime tracce del temporale, si alzava dietro il borgo di Armentières. Il profilo delle case e lo scheletro di un alto campanile risaltavano nella luce pallida. Di fronte scorrevano le acque della Lys, simili a flutti di stagno fuso, mentre sull'altra riva si vedeva la massa nera degli alberi stagliarsi contro un cielo temporalesco, invaso da nuvoloni color rame che davano l'illusione del crepuscolo a notte fonda. A sinistra si ergeva un vecchio mulino abbandonato, dalle cui rovine una civetta mandava il suo grido acuto, regolare e monotono. Qua e là, nella pianura, a destra e a sinistra della strada percorsa dal lugubre corteo, apparivano alcuni alberi bassi e tozzi: sembravano nani deformi, accovacciati a spiare gli uomini in quell'ora sinistra.
Di tanto in tanto un grande lampo squarciava l'orizzonte in tutta la sua larghezza, serpeggiava sopra la massa nera degli alberi e, come una spaventosa scimitarra, tagliava in due il cielo e l'acqua. Neppure un soffio di vento muoveva l'aria. Un silenzio di morte passava su tutta la natura; il terreno era umido e scivoloso per la pioggia; le erbe, rianimate, spandevano un profumo più acuto."

(da "I tre moschettieri", Alexandre Dumas, edizione DeAgostini classici, pp.243-244)