venerdì 2 novembre 2012

Pavlovič il disgustoso

«"Giudicate voi stesso: Fedosej Petrovič ha otto ragazze e soltanto un maschio di pochi anni. Se muore oggi, rimane soltanto una misera pensioncina. E quelle otto ragazze, no, giudicate voi, giudicate: anche solo comprare le scarpe ad ognuna di loro, che somma ne viene fuori! Delle otto ragazze, cinque sono già da marito, la maggiore ha ventiquattro anni (una ragazza incantevole, come vedrete voi stesso!) e la sesta ne ha quindici, va ancora al ginnasio. Così per le cinque maggiori bisogna trovare un partito, il che, possibilmente, va fatto al più presto, quindi il padre le deve portare in società... quanto costa tutto ciò, lo domando a voi? E all'improvviso mi faccio avanti io, sono il primo candidato in casa loro, mi conoscono con cognizione di causa, cioè nel senso che ho effettivamente una sostanza. Ed ecco tutto."
Pavel Pavlovič aveva parlato con trasporto.
- Avete chiesto la mano della maggiore?
- N-no, ...non della maggiore; ho chiesto la mano della sesta, di quella che ancora studia al ginnasio.
- Come? - sorrise involontariamente Vel'čaninov, - ma se avete detto che ha quindici anni!
[...]
La sensazione disgustosa e ostile era tornata in lui dopo il momentaneo divertimento provato nel sentire le chiacchiere di Pavel Pavlovič sulla fidanzata.»

("L'eterno marito", Fëdor Dostoevskij, ed. L'Unità - Einaudi, pp.102-103)

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