venerdì 4 maggio 2012

Un lupo della steppa

"Non deve però stupirci che un uomo così istruito e intelligente come Harry possa credersi un "lupo della steppa" e pensare che si possano accogliere le forme ricche e complicate della sua vita entro una formula così semplice, così brutale, così primitiva. L'uomo non possiede un'alta facoltà di pensiero e, per quanto sia intelligente e colto, vede continuamente il mondo e sè stesso, specie sè stesso, attraverso le lenti di formule molto ingenue, semplificanti e traditrici. Infatti, a quanto pare, tutti gli uomini hanno un bisogno innato e impellente di immaginare il proprio io come unità. Per quanto venga scossa anche gravemente, questa illusione si rimargina ogni volta." (Dissertazione, p. XVI)


"Mi misi accanto a quel giovane e ordinai un whisky. Mentre bevevo osservai il profilo del giovane che mi parve noto e delizioso come una visione di tempi molto lontani attraverso il velo di polvere del passato. E un baleno mi attraversò la mente: era Ermanno, il mio amico di infanzia.
"Ermanno!" esclamai timidamente.
Egli sorrise: "Harry? Mi hai trovata?"
Era Erminia con qualche ritocco alla pettinatura, solo leggermente truccata, e il suo viso intelligente, pallido e nobile mi guardava di sopra al colletto alla moda [...] "  (p.148)


Nessun commento:

Posta un commento